Gina Pavone si occupa di Open Science e Open Access all'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del CNR. Temi su cui svolge anche attività di formazione e supporto all’interno del Competence Centre di ICDI. Coordina il sito open-science.it, è giornalista esperta di analisi di dati, ha conseguito la laurea magistrale in editoria e giornalismo alla Sapienza di Roma e ha ottenuto il master di secondo livello in big data analytics and social mining all'università di Pisa. Ha partecipato a campagne per l'apertura di dati pubblici e per la trasparenza di istituzioni e amministrazioni pubbliche e ha lavorato come data analyst e data journalist.
Gina Pavone - Gina Pavone
null Gina Pavone
Essere in grado di far emergere i contenuti, i dati, la conoscenza raccolta e prodotta dalle attività scientifiche è fondamentale per avere processi decisionali basati sulle evidenze. È infatti sempre più chiaro l'enorme valore di saper trasmettere in modo appropriato contenuti e risultati...
Affinché la conoscenza circoli liberamente, e per superare i costi crescenti delle APC, emerge il bisogno di un modello di editoria scientifica senza scopo di lucro. Un modello sempre più sperimentato, per esempio dalla commissione europea, da network accademici, associazioni o singole istituzioni. Ma quante sono in Italia questo tipo di iniziative, completamente o parzialmente Open Access? Non così poche, tra piattaforme ed editrici accademiche, con i loro cataloghi di riviste e libri. Partiamo con una prima ricognizione della realtà italiana
Le opportunità e i valori della scienza aperta, gli obiettivi coerenti e il processo "community-driven" per realizzare EOSC (European Open Science Cloud) sono stati al centro dell’evento Italian Tripartite Assembly on the EOSC (ITAEOSC), promossa dal Ministero per l'università e la ricerca e...
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche si dota della Roadmap per la scienza aperta. Un documento in cui si mettono in fila i passi da compiere per realizzare il passaggio all'open science e renderla il paradigma di riferimento per i propri i ricercatori. La roadmap parte dall'esigenza di fornire...
Gli EOSC tripartite events sono incontri a cui partecipano i rappresentanti della governance di EOSC: la Commissione europea, la EOSC association e lo Steering Board. A partire da questi eventi europei, sono stati lanciati quelli a carattere locale: gli EOSC national tripartite events sono conferenze organizzate a livello locale e nazionale in cui si incontrano i rappresentanti della commissione europea, la comunità scientifica e i decisori pubblici dei paesi membri. In Italia si terrà il 5 giugno. Vediamo di cosa si tratta e su cosa si concentrerà l'evento italiano.
Avere una visione d'insieme nel mondo, ormai abbastanza variegato, dei server di preprint, in modo da porter scegliere al meglio e in coerenza con i principi della scienza aperta. Risponde a queste esigenze DOAPR, la Directory of Open Access Preprint Repositories, una risorsa lanciata a inizio...
Il software è prodotto molto importante del lavoro scientifico, a volte indispensabile per capire i risultati stessi di una analisi. Può dunque essere valorizzato secondo i principi FAIR in modo da incentivarne la disponibilità e il riuso, ma è emersa l'esigenza di avere riferimenti più...
La realizzazione di una tassonomia delle nuove tecnologie per la comunicazione scientifica è stata annunciata in uno scoping paper. Ci sono diversi mezzi per diffondere il frutto del lavoro scientifico. I classici articoli sottoposti a peer-review, i proceedengs delle conferenze, le...
I profili giuridici che accompagnano il processo di divulgazione di un contributo scientifico sono molteplici. Si tratta, per la verità, di aspetti spesso poco conosciuti o del tutto ignorati dai ricercatori. Vediamo, dunque, alcune delle questioni principali che è necessario affrontare quando il prodotto del lavoro scientifico esce dal mondo accademico per entrare in quello della pubblicazione.
Qualche dato preliminare per riflettere sulla capacità che hanno avuto gli editori commerciali di trasformare l'Open Access in un business redditizio, senza per altro dismettere il precedente modello ad abbonamento. A livello globale gli autori di ricerche scientifiche hanno pagato qualcosa...
Un ulteriore e deciso passo verso la scienza aperta è stato annunciato negli Stati Uniti. L'ufficio per la politica scientifica della casa bianca ha inviato un memorandum alle agenzie finanziatrici a livello federale, con un oggetto esplicito: garantire accesso immediato, gratuito ed equo alla...
"L'accesso immediato e libero ai risultati della ricerca e alle pubblicazioni assicura che chiunque abbia i dati, evidenze e conoscenza per affrontare le sfide globali, ambientali e sociali". Si apre così il documento diffuso dalla Federazione Internazionale delle Associazioni e delle...
La biblioteca centrale e il Comitato di coordinamento delle Biblioteche del CNR hanno concluso il contratto Read & Publish 2022-2024 con l’editore IEEE. Il nuovo contratto, sottoscritto tramite CRUI-CARE per conto delle università e degli enti di ricerca nazionali, oltre all’accesso ai...
Il copyright può applicarsi ai database in quanto “forme espressive” - cioè in quanto creazioni intellettuali per cui gli autori hanno operato scelte creative nella organizzazione e disposizione del materiale. I dati in sé invece costituiscono porzioni di informazioni e frammenti di conoscenza e in quanto tali non possono essere coperti dal diritto d’autore. Esistono però degli strumenti giuridici che disciplinano la protezione dei dati scientifici e dei diritti ad essi connessi. Vediamone i principali aspetti.
L’Open Access alle pubblicazioni deve essere immediato (non sono più ammessi periodi di embargo), ma più in generale l’attenzione si rivolge a tutti i risultati e gli elementi della ricerca.
Le pratiche della scienza aperta sono ancora più centrali nel nuovo programma di finanziamento europeo. E l’effettiva capacità di metterle in pratica e integrarle nel lavoro di ricerca è oggetto di valutazione nella proposta di progetto.