Il Consiglio Nazionale delle Ricerche si dota della Roadmap per la scienza aperta. Un documento in cui si mettono in fila i passi da compiere per realizzare il passaggio all'open science e renderla il paradigma di riferimento per i propri i ricercatori. La roadmap parte dall'esigenza di fornire quanto necessario per la gestione dei propri risultati della ricerca secondo i principi FAIR:
l’Ente si impegna affinchè ogni passaggio della sua attività di ricerca, dalla pianificazione alla raccolta di dati, dall’analisi alla definizione di procedure, dalla discussione di ipotesi alla definizione di tesi, sia gestito in modo da rendere i risultati ottenuti facilmente ricercabili (Findable), accessibili (Accessible), interoperabili (Interoperable) e riusabili (Reusable), applicando appunto il cosiddetto FAIR-by-design.
Il Cnr fa proprio e applica il principio “as open as possible as closed as necessary”, in base al quale l’apertura e la condivisione diventano il “default” in ogni attività di ricerca, senza tuttavia essere mai in contrasto con la protezione dei risultati quando questa risulti necessaria.
Strettamente collegata alla realizzazione della scienza aperta come pratica di lavoro quotidiana sarà la ridefinizione dei processi di valutazione dell’ente, in modo che siano in linea con il cambiamento in corso a livello Europeo e internazionale.
La roadmap si struttura in cinque aree di intervento:
- Risultati della ricerca
- Valutazione e monitoraggio
- Infrastruttura per la scienza aperta
- Formazione e supporto
- Struttura operativa
Per implementare le pratiche della scienza aperta l'ente non potrà inoltre prescindere dalla presenza di infrastrutture e servizi che la supportino. Nel documento si legge:
Il Cnr si impegna a realizzare la sua infrastruttura a supporto della scienza aperta mettendo a disposizione un insieme interconnesso di servizi interoperanti con le principali iniziative italiane e internazionali, al fine di amplificare la presenza e la diffusione della propria produzione scientifica.
La roadmoap si conclude con un elenco di azioni pianificate per ciascuna area di intervento, tra cui: attuare in pieno la policy per l'open access, monitorare l'implementazione di nuovi criteri per la valutazione e partecipazione ai lavori della Coalition for Advancing Research Assessment (CoARA), realizzare il “Trusted repository” istituzionale, creare una rete di supporto distribuita e istituire di un ufficio scienza aperta.