L'importanza di monitorare la scienza aperta

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Cosa sono le assemblee tripartite per EOSC

Riformare la valutazione della ricerca: un esempio pratico

DART Europe, il portale per le tesi di dottorato

I principi FAIR applicati alla formazione

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Segnalazioni e notizie
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La comunità italiana al lavoro sulla scienza aperta riunita all'assemblea tripartita per EOSC

Le opportunità e i valori della scienza aperta, gli obiettivi coerenti e il processo "community-driven" per realizzare EOSC (European Open Science Cloud) sono stati al centro dell’evento Italian Tripartite Assembly on the EOSC (ITAEOSC), promossa dal Ministero per l'università e la ricerca e...

06/06/23   |   Gina Pavone
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Il CNR approva la roadmap per la scienza aperta

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche si dota della Roadmap per la scienza aperta. Un documento in cui si mettono in fila i passi da compiere per realizzare il passaggio all'open science e renderla il paradigma di riferimento per i propri i ricercatori. La roadmap parte dall'esigenza di fornire...

31/05/23   |   Gina Pavone
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Costi per l'accesso nell'editoria accademica, l'allarme della Guild of European Research-Intensive Universities

La sostenibilità finanziaria del sistema con cui i ricercatori si scambiano informazioni è oggetto di forte preoccupazione, nelle parole espresse dalla Guild, la lega di università ad alta intensità di ricerca, di cui tra le italiane fa parte l'università di Bologna.  In un recente...

21/04/23

A proposito di...

Le pratiche della scienza aperta sono ancora più centrali nel nuovo programma di finanziamento europeo. E l’effettiva capacità di metterle in pratica e integrarle nel lavoro di ricerca è oggetto di valutazione nella proposta di progetto.

L’Open Access alle pubblicazioni deve essere immediato (non sono più ammessi periodi di embargo), ma più in generale l’attenzione si rivolge a tutti i risultati e gli elementi della ricerca.

Un repository è una piattaforma digitale con cui è possibile raccogliere, gestire e conservare articoli scientifici, dati, software, note di laboratorio o qualsiasi altro prodotto della ricerca. In sostanza è uno dei principi fondamentali della scienza aperta è tra i principali strumenti dell’open access.

Le decisioni prese (o non prese) nelle prime fasi di un lavoro di ricerca hanno effetti importanti sul lavoro stesso e sulla sua futura diffusione. Le tecnologie da usare, la licenza di riuso da applicare, gli aspetti etici sono alcune delle questioni da non trascurare.

Incentivare i ricercatori a diffondere con gli strumenti dell’Open Science la conoscenza che producono permette di ottimizzare i costi, facilitare il monitoraggio dei fondi e distribuire le risorse con maggiore efficienza. Nonché a migliorare l'impatto che la ricerca ha nella società.

Aderire a un modello di scienza trasparente e collaborativa comporta molte più opportunità per i ricercatori. Perché non è più solo la pubblicazione che conta, ma si valorizzano anche i dati, i software, i protocolli o altri prodotti della ricerca. Aumentando così le possibilità di essere citati e in generale farsi conoscere, fare rete, instaurare collaborazioni ed essere riconosciuti a livello internazionale.

Raccogliere in un unico punto tutta la produzione intellettuale di una istituzione ha molti vantaggi. Innanzi tutto interni - per chi insegna o studia, per esempio - ma anche come vetrina verso l’esterno. Tanto più se l’archivio è open access. 

Open Science vuol dire opportunità anche per i cittadini. Opportunità di una scienza fatta meglio, improntata alla trasparenza e alla collaborazione, fatta per la società e con la società. Una scienza di cui è possibile sapere di più e a cui tutti possono contribuire.

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