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Doapr, la directory di server e piattaforme di preprint

29 novembre 2022

Avere una visione d'insieme nel mondo, ormai abbastanza variegato, dei server di preprint, in modo da porter scegliere al meglio e in coerenza con i principi della scienza aperta. Risponde a queste esigenze DOAPR, la Directory of Open Access Preprint Repositories, una risorsa lanciata a inizio ottobre da COAR (la Confederazione dei repository Open Access) e CCSD, servizio francese per la comunicazione scientifica. 

Nella home page dell'iniziativa si legge:

La condivisione dei preprint da parte dei ricercatori sta diventando una pratica sempre più comune, in quanto consente di diffondere i risultati delle loro ricerche in modo rapido e aperto al resto del mondo. Di conseguenza, è in aumento il numero di archivi specifici e generalisti che supportano la condivisione dei preprint.

In effetti i preprint sono sempre più usati e sono aumentate le piattaforme dove è possibile consultare articoli considerati ancora in bozza o condividere il proprio manoscritto prima di intraprendere il "tragitto classico" di candidatura presso una rivista scientifica e peer-review. 

Ma come già per i repository, anche per i preprint può non essere banale scegliere il server o la piattaforma giusta, tanto più in un contesto in continua evoluzione. La creazione di questo database fornisce una risorsa con cui avere una panoramica sulle piattaforme specifiche per questo tipo di prodotto della ricerca. 

La directory si basa sui risultati di un progetto condotto dal gruppo Preprint Platforms dell'Open Science Committee e sostenuto dal comitato Open Science del Ministero francese dell'istruzione superiore e della ricerca (MESR). Attualmente sono elencati in DOAPR oltre 90 piattaforme, consultabili in base a proprietà generali (nome, descrizione e status) e disciplina, insieme a informazioni su gestione e funzionalità, nonché rispetto ad alcuni aspetti della scienza aperta (per esempio se risulta interoperabile, se espone condizioni di uso, se si basa su tecnologia open source eccetera). 

Per suggerire l'aggiunta di un nuovo server o per fornire informazioni o commenti su un server esistente, c'è un apposito form di feedback

Dei i due promotori dell'iniziativa, COAR ospita il database e CCSD cura i metadati per mantenere il catalogo aggiornato. 

Gina Pavone

Gina Pavone si occupa di Open Science e Open Access all'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del CNR. Temi su cui svolge anche attività di formazione e supporto all’interno del Competence Centre di ICDI. Coordina il sito open-science.it, è giornalista esperta di analisi di dati, ha conseguito la laurea magistrale in editoria e giornalismo alla Sapienza di Roma e ha ottenuto il master di secondo livello in big data analytics and social mining all'università di Pisa. Ha partecipato a campagne per l'apertura di dati pubblici e per la trasparenza di istituzioni e amministrazioni pubbliche e ha lavorato come data analyst e data journalist.

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