Non esistono richieste o documenti specifici sull’Open Science. Tuttavia il ministero della salute chiede agli IRCCS la pubblicazione dei “raw data”.
Ad oggi per i finanziamenti erogati dal ministero della salute non sono stati richiesti specifici adempimenti in materia di Open Access alle pubblicazioni. Tuttavia una serie di iniziative hanno determinato la necessità di organizzarsi adeguatamente per il deposito dei “raw data”.
Nella Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione, anno 2019 si segnala l’adesione da parte del Ministero della Salute alla campagna Lancet Reward (Reduce Research Waste And Reward Diligence) “al fine di assicurare la qualità della ricerca e ridurre possibili sprechi di risorse”.
In tale contesto - specifica il documento - relativamente al tema dell'accessibilità alle informazioni, della condivisione dei dati e dello sviluppo di infrastrutture tecnologiche per supportare l'archiviazione a lungo termine, il Ministero proseguirà l’attività volta alla costituzione di una banca dati concernente i dati di base delle pubblicazioni correlate al finanziamento dell'attività di ricerca corrente e finalizzata degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, liberamente accessibile tramite collegamento internet da parte di ricercatori, pazienti e loro associazioni e di chiunque abbia interesse.
Nelle relazioni sull’attività svolta, inoltre, si trovano riferimenti a lavori di adeguamento dell’infrastruttura per gestire i “raw data”.
In particolare nella Relazione sulla performance 2018 viene riportato il seguente obiettivo:
“Promuovere la costituzione di una banca dati informatizzata per rendere fruibili i dati di base delle pubblicazioni correlate all'attività di ricerca corrente e finalizzata degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, in linea con le indicazioni della campagna Lancet Reward”. Per il sistema informativo messo a punto si specifica di avere svolto l’attività necessaria di “adeguamento e aggiornamento del database per l’archiviazione dei dati, con specifico riferimento ai “raw data” delle pubblicazioni della Ricerca Corrente dei 50 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)”, (pag. 41).
Inoltre, nello stesso documento, si legge:
Nell’ambito dell’azione triennale, nell’anno 2018 è stato strutturato e predisposto il sistema informativo necessario alla costituzione della banca dati, che è stato avviato in fase sperimentale e rilasciato su internet al link http://areapubblica.cbim.it/areapubblica, ed è stato raggiunto il target del 3% fissato per l’indicatore, mediante la diffusione di 395 pubblicazioni (delle 13.117 totali) realizzate dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Nel biennio seguente è prevista la progressiva estensione della banca dati, per rendere fruibile una percentuale crescente di dati di base delle pubblicazioni. Il target per l’indice di diffusione è stato conseguentemente fissato al 20% nell’anno 2020 e al 35% nell’anno 2021.
Nei documenti citati non si specificano definizioni di “raw data” né di “dati di base delle pubblicazioni”. Secondo le linee guida della Commissione Europea, i raw data sono definiti come “research data needed to validate the results presented in the deposited scientific publications”, dunque i dati della ricerca necessari per validare i risultati presentati nelle pubblicazioni scientifiche depositate. Tuttavia questa definizione potrebbe non corrispondere con l’accezione con cui l’espressione “raw data” viene usata dal ministero della salute. Quando si depositano i dati in un repository open access bisogna impostare il relativo “access right”, cioè la modalità di accesso con cui il dataset viene reso disponibile. Si può sempre scegliere tra “open access” - i dati sono subito scaricabili da chiunque - o “restricted access”, cioè i dati non sono immediatamente disponibili per il download ma all’occorrenza si possono richiedere proprio perché, attraverso il deposito, vengono resi FAIR.
17 settembre 2020