La comunità italiana dei data steward organizza il suo primo meeting online.

Mauro Paschetta, Open Science/Research Data Management specialist presso il Politecnico di Torino, proporrà un intervento dal titolo “Sfide e ostacoli nel percorso verso una policy dati della ricerca”.

In Italia diversi Atenei ed enti di ricerca hanno cominciato a pensare di dotarsi di una politica per la gestione dei dati della ricerca, visto l’incremento esponenziale della produzione di dati e l’importanza che tali dati hanno assunto negli ultimi anni.

Anche il Politecnico di Torino ha intrapreso il percorso verso l’approvazione di una policy per la gestione dei dati della ricerca, percorso cominciato ben prima della stesura della bozza iniziale. Prima di arrivare alla Policy infatti ci sono voluti anni di preparazione di un substrato culturale all’interno dell’Ateneo, per far capire l’importanza e l’utilità di una corretta e responsabile gestione dei dati. Fondamentale è stata l’istituzione della figura del «referente del rettore per la Scienza Aperta», una figura accademica che si facesse carico di nuove iniziative per la promozione e la diffusione delle pratiche di Scienza Aperta a livello istituzionale. Al contempo è stata importante anche la costituzione della Commissione Open Access con un rappresentante per ciascun Dipartimento. Infine è stata decisiva l’assunzione di una figura professionale strutturata e dedicata al 100% alla tematica della Scienza Aperta e della gestione dei dati della ricerca.

Grazie al lavoro congiunto di tutti questi attori, i tempi sono stati poi maturi per arrivare alla stesura della prima bozza della Policy. Per l’architettura generale del documento sono state utilizzate le linee guida della CRUI e della LERU alla quali sono state poi apportate piccole modifiche o aggiunte per aggiornarla e adeguarla alle esigenze dell’Ateneo.

I princìpi ispiratori della Policy sono stati quelli della qualità, dell’integrità e della riproducibilità della ricerca scientifica e del riconoscimento del dato della ricerca come patrimonio dell’istituzione universitaria, nonché risorsa per la ricerca, la didattica universitaria ed il progresso della società.

Lingua: italiano

I meeting saranno organizzati internamente alla comunità, per favorire il confronto e lo scambio tra pari.