Un movimento internazionale per cambiare il modo di valutare l’impatto del lavoro di ricerca, superando gli indici bibliometrici e includendo altri prodotti e attività oltre alle pubblicazioni.
La San Francisco Declaration of Research Assessment (DORA) è una iniziativa nata nel 2012 in occasione del congresso annuale della American Society for Cell Biology a San Francisco, ma viene subito dopo estesa a livello interdisciplinare e globale.
Rivolta a tutti gli attori coinvolti - enti finanziatori, editori scientifici, società professionali, istituzioni e ricercatori - la campagna muove dalla consapevolezza di una
urgente necessità di migliorare i modi in cui i risultati della ricerca scientifica sono valutati dalle agenzie finanziatrici, dalle istituzioni accademiche e da altre parti.
E punta a una generale riforma dei parametri per la valutazione, che innanzi tutto superi l’attuale uso degli indici biliometrici, che tenga in considerazione la varietà dei prodotti del lavoro scientifico (senza limitarsi alla sola produzione di articoli), che adotti strumenti nuovi ma trasparenti nei vari momenti in cui si stima l’impatto della ricerca e dei singoli ricercatori.
A metà 2021 circa 20mila tra individui e organizzazioni in 45 paesi hanno sottoscritto la dichiarazione, in cui si illustra l’uso inappropriato degli indici bibliometrici e in particolare l’impact factor come metodo di valutazione e si argomenta la necessità di elaborare nuovi strumenti.
Nel 2018 è stata lanciata una roadmap con cui procedere e organizzata su tre fronti: accrescere la consapevolezza di quanto sia necessario elaborare alternative credibili all’uso improprio degli indici; promuovere strumenti e processi nuovi; estendere i principi di DORA geograficamente e tra le discipline.
Una iniziativa interessante è la raccolta di casi d’uso, modelli innovativi e storie di università e consorzi che hanno cambiato i metodi di valutazione rinunciando agli indici sintetici.
Si va dall’University College di Londra, che nella valutazione ha introdotto l’aderenza ai principi dell’Open Science, all’università di Ghent, in Olanda, che ha introdotto una policy innovativa per la valutazione e l’avanzamento professionale del personale.
Ai principi di DORA risultano inoltre allineate le politiche per Open Science contenute nel programma di finanziamento Horizon Europe della Commissione europea. Mentre l'European Research Council da luglio 2021 aderisce agli stessi principi chiedendo ai ricercatori di eliminare il riferimento all'Impact Factor nel curriculum in fase di presentazione dei progetti.
Per approfondire consultare il sito https://sfdora.org/
06 luglio 2021