Perché i ricercatori possano soddisfare le richieste sull’Open Access le agenzie finanziatrici devono mettere a disposizione gli strumenti necessari e specificare come usarli.
Gli enti finanziatori che hanno hanno inserito obblighi per l’Open Science nei bandi per accedere ai finanziamenti dovrebbero fornire tutti i mezzi necessari con cui ottemperare a queste richieste. Può capitare infatti che non tutti i ricercatori o gli istituti di ricerca ne siano dotati.
Uno degli strumenti a cui pensare subito è l’archivio online: i repository aperti e interoperabili sono infatti lo strumento cardine dell’Open Access, i punti da cui concretamente la conoscenza prodotta dal lavoro scientifico è accessibile dall’esterno.
La Commissione Europea mette a disposizione Zenodo come repository generalista in cui - in assenza di un repository disciplinare o istituzionale - si possono depositare i prodotti ottenuti grazie al finanziamento europeo. Un altro strumento che la CE fornisce è la piattaforma di pubblicazione ORE, in cui è possibile pubblicare in OpenAccess e con processo di peer review senza costi per i ricercatori - sarà l'ente finanziatore stesso infatti a coprire interamente i costi di copertura, senza gravare sul budget dei progetti finanziati.
L’ente finanziatore dovrebbe dunque indicare un repository quale piattaforma preferire, in mancanza di altre soluzioni, per il deposito dei prodotti della ricerca finanziata. Inoltre dovrebbe fornire linee guida chiare in cui raccogliere le istruzioni per l’uso corretto del repository (o di altri strumenti messi a disposizione). In questo documento dovrebbe essere chiarito quali sono i requisiti indispensabili perché l’archivio vada bene per l’Open Access (potrebbe essere l’interoperabilità, una certa struttura dei campi per i metadati eccetera).
Per esempio nelle linee guida CE alle regole per l’OA contenute in Horizon 2020 si specifica cosa si intende per Open Access, cosa sono i dati della ricerca, si definiscono il green e il gold OA, si stabilisce cosa fare in caso di brevetti, si esplicitano e si motivano gli articoli del regolamento in cui si richiede l’accesso aperto eccetera. In generale si può usare il documento delle linee guida per fornire le definizioni di espressioni e termini usati, e per chiarire qualsiasi passaggio - anche pratico - che può essere di difficile o plurima interpretazione.
17 settembre 2020