I riferimenti bibliografici rivestono un'importanza cruciale nella letteratura scientifica, sia per garantire la riproducibilità e in quanto fonte di approfondimento, sia per valutare l'impatto del lavoro scientifico. Se però questi dati sono chiusi, tali processi possono risultare compromessi. OpenCitations è una infrastruttura fondata nel 2010 che offre accesso aperto ai dati bibliografici e citazionali, ponendosi come alternativa ai servizi commerciali. E la comunità accademica ha un ruolo fondamentale nell’esistenza del progetto e per il suo futuro
Valutazione della ricerca e trasparenza
Nella letteratura scientifica i riferimenti bibliografici – cioè l’elenco dettagliato delle fonti utilizzate e citate all’interno di un articolo scientifico – sono di fondamentale importanza per la validità e l’integrità della ricerca, ma anche per altri aspetti quali la valutazione dell’impatto del lavoro scientifico stesso. Essi infatti non solo consentono di risalire alle fonti e continuare ad approfondire un argomento, ma permettono anche di riscostruire la mappa delle connessioni tra lavori e altre misurazioni tipiche della scientometria, la disciplina che si occupa di misurare l’attività scientifica.
Tuttavia, in un articolo pubblicato su Nature nel 2013, il professore David Shotton definisce come uno scandalo il fatto che, nella comunità accademica, i riferimenti bibliografici degli articoli accademici non siano disponibili in modo immediato e gratuito da parte di tutti gli studiosi.
La difficoltà di accedere ai dati citazionali mina la riproducibilità della ricerca in ambito bibliometrico e, più in generale, dei processi di valutazione della ricerca stessa. In questo quadro scoraggiante, in cui la valutazione della ricerca è influenzata da una generale mancanza di trasparenza dei dati usati e dei metodi adottati, la comunità accademica deve sforzarsi di rendere aperti e riusabili i metadati bibliografici e citazionali, essendo questi un requisito cruciale per la creazione di metriche riproducibili per i processi di valutazione della ricerca.
OpenCitations per l’Open Science
L’infrastruttura aperta e no-profit OpenCitations, fondata nel 2010, si impegna a fornire accesso aperto e libero ai dati bibliografici e citazionali, perseguendo la missione di raccogliere e pubblicare in modo aperto metadati accurati e completi che descrivono le pubblicazioni accademiche da tutto il mondo e le citazioni che le collegano, preservandone l’accesso mediante piattaforme che garantiscono la loro appropriata archiviazione. I dati forniti da OpenCitations sono pubblicati con una licenza aperta CC0 che ne permette il riuso per qualsiasi scopo, consentendone la facile integrazione con fonti complementari di informazioni accademiche aperte e fornendo, quindi, la base per sviluppare una rete globale di servizi di conoscenza aperta.
Da fine novembre 2023, i dati di OpenCitations sono raccolti in due collezioni distinte e interconesse: OpenCitations Index, che al momento conta quasi 2 miliardi di citazioni tra risorse bibliografiche (nella forma “la risorsa A cita la risorsa B”), e OpenCitations Meta, che contiene i metadati bibliografici di base (titolo, data di pubblicazione, autore, identificativi, etc.) delle entità bibliografiche coinvolte nelle citazioni. Grazie a questi numeri, OpenCitations può essere quindi considerata un’alternativa valida ed aperta ai servizi a pagamento messi a disposizione da entità commerciali. Già nel 2021, un’analisi condotta da Alberto Martìn-Martìn aveva messo in evidenza come la copertura delle citazioni di OpenCitations basata sull’indice citazionale COCI, adesso confluito nella collezione OpenCitations Index, si stesse avvicinando a quella di alcuni grandi player commerciali quali Web of Science e Scopus (fig. 1).
Fig. 1 Percentuale di citazioni trovate da ciascun database, rispetto a tutte le citazioni (prima riga) e rispetto al numero di citazioni trovata da Google Scholar
OpenCitations sta quindi raggiungendo gli obiettivi prefigurati da SCOSS (the Global Sustainability Coalition for Open Science Services) che nel 2019 l’ha selezionata tra le infrastrutture open science meritevoli di ricevere supporto dalla comunità accademica, definendola “capace di cambiare le regole del gioco sfidando gli ormai consolidati servizi citazionali commerciali”.
L’ampia copertura citazionale raggiunta da OpenCitations conferma il valore imprescindibile dell’Initiative for Open Citations (I4OC), di cui OpenCitations è uno dei fondatori. Dal 2018, la missione di I4OC è stata quella di convincere gli editori accademici a fornire, in modo aperto, i riferimenti bibliografici inclusi nei loro articoli tramite la piattaforma Crossref. L’instancabile impegno di I4OC ha portato i principali editori accademici a un progressivo cambiamento di prospettiva nei confronti delle citazioni aperte. Come risultato, il database di OpenCitations adesso contiene i dati citazionali derivati da Crossref che includono tutti gli editori che depositano lì i loro riferimenti bibliografici (tra cui Elsevier e IEEE), e i dati citazionali inclusi in ulteriori sorgenti tra le quali DataCite, PubMed, OpenAIRE e il Japan Link Center.
Grazie al suo impegno nell’ambito dei dati bibliografici aperti, OpenCitations è diventata uno tra gli attori principali nel panorama attuale dell’Open Science, di cui abbraccia i valori fondamentali, tra cui i principi UNESCO per l’Open Science; i Principles for Open Scholarly Infrastructure (POSI); i principi FAIR per i dati, e le raccomandazioni dell’Initiative for Open Citations. OpenCitations collabora inoltre con un’ampia rete di progetti e infrastrutture di settore (fig.2); in particolare è stata coinvolta in OpenAIRE Nexus, RISIS2 ed è uno dei data provider nel progetto GraspOS. È inoltre un membro attivo della SCOSS Family Network e del gruppo dei POSI Adopters, oltre che essere tra i membri del Working Group Towards Open Infrastructures for Responsible Research Assessment (OI4RRA) inaugurato da poco dalla Coalition for Advancing Research Assessment (CoARA). Infine, OpenCitations è inclusa nell’EOSC Marketplace e nel catalogo JISC.
Fig. 2 Parte della rete di collaborazioni di OpenCitations
La comunità accademica e OpenCitations
L’ampia rete di relazioni con la comunità di servizi che supportano la diffusione dell’Open Science e dell’Open Access è solo uno dei modi in cui la comunità accademica è coinvolta in OpenCitations, che si definisce come una “community-guided”. OpenCitations è gestita amministrativamente dal Research Centre for Open Schorlarly Metadata presso l’Università di Bologna mentre la sua governance si basa sulla rappresentanza delle istituzioni accademiche membri dell’infrastruttura e sulla consulenza strategica degli esponenti di iniziative Open Science che fanno parte dell’Advisory Board. La comunità accademica prende inoltre parte alle attività di OpenCitations attraverso un supporto finanziario o contribuendo a fornire, annotare, curare e correggere i dati di OpenCitations, lavorando così con l’infrastruttura per ampliare la copertura e la qualità dei metadati bibliografici e delle citazioni che espone.
La comunità accademica ha un ruolo fondamentale nel futuro di OpenCitations: il supporto da parte di istituzioni accademiche può infatti aiutare OpenCitations a diventare un’infrastruttura finanziariamente stabile e durevole, alla quale la comunità stessa possa fare riferimento per la fornitura di dati bibliografici e citazionali aperti per molti anni a venire. Le istituzioni interessate a supportare OpenCitations, possono fornire un contributo sia a sostegno del mantenimento del suo team sia per lo sviluppo e ricerca della sua infrastruttura tecnica, entrando a far parte del novero dei suoi membri o donatori: tutte le informazioni sul programma di membership sono disponibili sul sito. OpenCitations esiste per la comunità e grazie alla comunità: insieme si può creare un futuro della ricerca più equo, sostenibile ed aperto.
Per rimanere aggiornato sulle attività di OpenCitations, segui il blog di OpenCitations e la Roadmap pubblica su Trello.
Segui OpenCitations su Mastodon, LinkedIn, X e Threads.
20 décembre 2023