Il Piano Nazionale per la Science Aperta (PNSA) è un documento strategico con cui il paese si è dotato della visione necessaria per praticare in modo sistematico la scienza aperta, individuando alcune direttrici fondamentali di intervento. Fornisce la cornice di riferimento per applicare le disposizioni normative su conservazione e accessibilità dei risultati della ricerca. Vediamo in dettaglio quali sono gli obiettivi
L’Italia affronta la nuova frontiera per la competitività del proprio sistema della ricerca avendo definito con il Piano Nazionale per la Scienza Aperta gli obiettivi strategici, e precisando ora le direttrici fondamentali di intervento per la sua attuazione.
La scienza aperta è assunta a livello europeo come nuovo paradigma per l’organizzazione del sapere scientifico, la sua condivisione e verifica e la collaborazione trasparente di tutti gli attori della filiera della ricerca. L’obiettivo è quello di accelerare la produzione, verifica e condivisione di nuove conoscenze, anche favorendo combinazioni transdisciplinari di dati e metodi, e coinvolgendo settori della società e dell’economia in modo più diretto.
La scienza aperta prevede regole chiare e condivise (commons) di accesso all’informazione scientifica, alla verifica di qualità e originalità dei prodotti della ricerca e alla loro difesa trattandosi di un bene comune.
Dal punto di vista normativo il PNSA rappresenta l’attuazione del Decreto Ministeriale n. 268 del 28 febbraio 2022, che a sua volta risponde ad un insieme di atti normativi europei pubblicati in anni precedenti.
Con questo documento l’Italia si è dotata un atto normativo che, a livello nazionale, oltre a rappresentare l’attuazione degli impegni dell’Italia a livello europeo (ERA e EOSC) e internazionale, indica anche la visione e traccia alcune direttrici fondamentali, necessarie per applicare a tutto tondo la scienza aperta in Italia, fino a renderla la nuova regola di diffusione dei risultati della ricerca in tutte le sue forme.
Il PNSA ha l’obiettivo di creare le condizioni per una ricerca nazionale che sia collaborativa, aperta, trasparente e, su tali basi, competitiva sulla scena europea e internazionale. È strutturato in cinque assi di intervento: i primi tre individuano strategie e obiettivi specifici su pubblicazioni, dati della ricerca e valutazione; a questi si aggiunge una quarta direttrice tesa a facilitare la partecipazione e il coodinamento europeo sulla scienza aperta, mentre un quinto asse, in base all’urgenza dettata dalla pandemia, punta alla creazione di modelli di dati aperti sulla salute pubblica.
Il PNSA fornisce la cornice di riferimento per applicare le disposizioni normative su conservazione e accessibilità dei risultati della ricerca. In particolare, il PNSA contribuisce a:
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promuovere lo sviluppo di una infrastruttura pubblica aperta per la ricerca in cui i risultati e gli strumenti analitici possano essere condivisi il più tempestivamente e ampiamente possibile, anche mettendo a sistema quanto già attualmente offerto dalle infrastrutture di ricerca;
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promuovere la condivisione dei risultati della ricerca tra discipline e settori diversi: una attitudine indispensabile per affrontare le complesse sfide della nostra società;
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identificare strategie, azioni e politiche di gestione per l’accesso, l’interoperabilità e il riuso tempestivo e trasparente dei dati e degli altri risultati della ricerca, siano essi pubblicazioni scientifiche, protocolli, metodi, software, laboratori virtuali, risorse formative, etc.;
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delineare il ruolo che l’Italia deve giocare a livello europeo sul tema della scienza aperta e nel quadro dell’iniziativa Europena Open Science Cloud (EOSC), evidenziando le priorità e le specificità nazionali;
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assicurare il coordinamento e abilitare le sinergie tra tutti gli attori del sistema ricerca coinvolti nella transizione verso la scienza aperta, ovvero il Parlamento e il Governo, le infrastrutture di ricerca, gli enti di ricerca e gli atenei, la CRUI, il CUN, l’ANVUR, il Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR), il capitolo nazionale di CoARA, etc.
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assicurare l'adozione, coerentemente con i principi e le pratiche della ricerca scientifica pubblica, delle misure nazionali e internazionali per la verifica della provenienza e qualità dei dati e loro protezione (sovranità dei dati FAIR della ricerca, degli operatori economici, dei cittadini) e conseguentemente della sicurezza rispetto a intrusioni di dati inaffidabili o a aggressioni algoritmiche (cybersecurity).
Gli impegni che il PNSA intende raggiungere sono determinati e strettamente collegati ad idee e obiettivi di carattere generale, su cui vale la pena soffermarsi.
Accesso alla conoscenza scientifica: la scienza aperta mira a rimuovere gli ostacoli all'accesso alla conoscenza scientifica. La pubblicazione ad accesso aperto garantisce che i risultati della ricerca siano disponibili a chiunque, non solo ai ricercatori, ma anche ai responsabili politici, ai professionisti e al pubblico in generale, indipendentemente dalle loro affiliazioni istituzionali o risorse finanziarie.
Migliore qualità della ricerca: il controllo e il feedback ricevuti attraverso le pratiche scientifiche aperte possono portare ad una maggiore qualità della ricerca. I processi di “peer review” diventano più trasparenti e la comunità scientifica può identificare collettivamente gli errori, perfezionare le metodologie e suggerire miglioramenti.
Riduzione delle frodi: una maggiore trasparenza e apertura nei processi di ricerca aiuta a mitigare i problemi relativi a una cattiva condotta scientifica. Quando metodi e dati sono aperti al controllo, diventa più difficile manipolare i risultati o nascondere risultati sfavorevoli.
Trasferimento efficace delle nuove conoscenze: al sistema sociale, economico, produttivo, educativo, amministrativo.
Coinvolgimento dei cittadini nella scienza: la scienza aperta consente ai cittadini di partecipare alla ricerca scientifica e di contribuire alla raccolta e all'analisi dei dati. Questo concorre ad accrescere l'attenzione del pubblico nei confronti della scienza e consente alle comunità di essere più informate e coinvolte nei progressi scientifici.
Per raggiungere gli obiettivi elencati la Direzione generale dell’internazionalizzazione e della comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nel marzo 2023 ha istituito un apposito tavolo di lavoro, costituito da sette esperti in aree complementari, al fine di identificare le azioni necessarie per rendere operativo il PNSA e stabilire una priorità tra esse.
Il risultato del lavoro di questi esperti sarà usato dal MUR per guidare il processo di implementazione del PNSA. Questo processo dovrà portare il nostro paese verso l’adozione della scienza aperta come normalità allineandolo a quanto sta già sta accadendo in altri paesi europei.
20 février 2024