L'università di Bologna ha appena pubblicato le Linee guida di Ateneo per la Gestione dei Dati della Ricerca: un documento che offre a tutti i ricercatori e le ricercatrici dell’ateneo indicazioni e strumenti per affrontare la gestione dei dati della ricerca in ogni fase del loro ciclo di vita.
Le nuove linee guida traducono in azioni pratiche la Policy di Ateneo per la Gestione dei Dati della Ricerca, introdotta lo scorso autunno, che indica una serie di principi per supportare e indirizzare le ricercatrici e i ricercatori dell'Università di Bologna nelle fasi di generazione o riuso, raccolta e gestione dei dati della ricerca.
Tra gli obiettivi delle linee guida quindi, si colloca anche la necessità di fornire materiale di consultazione e approfondimento, specifico per ciascuna azione all’interno del ciclo di vita del dato, rendendo evidenti le intersezioni tra gestione dei dati della ricerca e aspetti legali correlati, con particolare attenzione a privacy e proprietà intellettuale.
Le linee guida si articolano in due parti: da un lato, la guida vera e propria, un documento che percorre in modo pragmatico le diverse fasi del ciclo di vita del dato; dall’altro, una serie di schede di approfondimento accompagnano le varie fasi.
La guida fornisce indicazioni procedurali e strumenti utili ad affrontare, in modo puntuale, ciascuna delle azioni necessarie ad una corretta gestione dei dati della ricerca – per ogni fase del ciclo di vita del dato: dalla pianificazione, alla gestione attiva dei dati di ricerca, fino al loro deposito per la conservazione a lungo termine. Le principali azioni di ciascuna fase sono riassunte nella check-list esposta qui di seguito, che schematizza i passaggi fondamentali per una gestione corretta e responsabile dei dati.
Le linee guida sono accompagnate da schede di approfondimento indipendenti in cui si trovano maggiori dettagli sugli argomenti presentati nelle linee guida stesse. Infatti, ogni approfondimento affronta in dettaglio un aspetto specifico della gestione dei dati in modo trasversale, spaziando dai principi FAIR ad aspetti legali fondamentali come la proprietà intellettuale (IPR) e la privacy nella ricerca - scritti in collaborazione con gli esperti in materia in ateneo.
"L’Università di Bologna ha intrapreso un chiaro percorso di valorizzazione dei dati della ricerca, dal progetto Data Steward all’approvazione della nuova Policy di Ateneo per la gestione dei dati della ricerca", ha dichiarato Francesca Masini, Delegata del Rettore per la Scienza aperta e i dati della ricerca. "Le linee guida, frutto di un grande lavoro di squadra, sono un ulteriore tassello di questo percorso, uno strumento in più per promuovere, all’interno dell’Ateneo, una ricerca trasparente, affidabile e responsabile".
Un percorso che segue la strategia di Ateneo di supporto all’Open Science, delineata nel Piano Strategico 2022-2027. L’obiettivo è favorire l’adozione di buone pratiche, linee guida e standard per assicurare la qualità, l’integrità, l’intelligibilità e la conservazione sicura dei dati nel corso delle ricerche, e anche la loro conservazione e accessibilità a lungo termine, nel rispetto delle normative vigenti e tenendo conto delle politiche di accesso aperto.
Le Linee guida di Ateneo per la Gestione dei Dati della Ricerca nascono dal lavoro dei Data Steward dell’Alma Mater, gli specialisti che accompagnano le ricercatrici e i ricercatori nelle scelte da compiere per la gestione dei dati, insieme al Gruppo di Lavoro sull’Open Science (GLOS), guidato dalla professoressa Francesca Masini, con il contributo di tutte le diverse competenze di Ateneo nella gestione dei dati. Inoltre, in un’ottica di co-creazione, sono stati coinvolti i Referenti Open Science dei dipartimenti, per fornire il punto di vista di diversi esperti disciplinari sugli argomenti affrontati.
Il contenuto di questa segnalazione è basato sulla news pubblicata su Unibo Magazine