PNSA, i due documenti sulle azioni prioritarie per la scienza aperta

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l Tavolo di Lavoro istituito dal MUR ha individuato le azioni su cui è prioritario procedere per attuare i contenuti del piano e in generale per far avanzare la scienza aperta nel nostro paese, e ha proposto un percorso per identificare un primo insieme di attività esistenti che potrebbero contribuire alla realizzazione del Piano. Queste azioni sono contenute nei due documenti che qui pubblichiamo

Il Tavolo di Lavoro per l’implementazione del Piano Nazionale per la Scienza Aperta (PNSA) istituito dal MUR all’inizio del 2024 ha consegnato al Ministero, come risultato della sua prima fase di lavori, due documenti volti a indicare le azioni prioritarie da completare nel breve periodo al fine di gettare le basi per l’implementazione del Piano. 

Il primo è intitolato “Piano Nazionale della Scienza Aperta: ruolo ed azioni prioritarie” ed è un documento che lista 26 azioni “abilitanti” per rendere operativo il PNSA. È previsto che queste azioni vengano completate entro un anno dall’attivazione del piano stesso. 

Esse si collocano nelle diverse dimensioni d’intervento, coinvolgendo misure generali,  indicazioni regolamentari, azioni per la gestione dei risultati della ricerca, per la valutazione della ricerca, per la formazione, per le infrastrutture e i servizi e per la partecipazione ad iniziative europee. Per ogni azione è indicato l’attore responsabile della sua attuazione ed è data una indicazione del tipo di investimento necessario. 

In particolare, il documento evidenzia che alcune di queste azioni comportano una focalizzazione di risorse già erogate dal MUR, senza necessariamente aggiungerne di nuove. Altre richiedono un investimento iniziale più o meno significativo per lo sviluppo di nuovi elementi (ad es. l’infrastruttura nazionale pilota o il sistema di monitoraggio) o per il potenziamento di elementi esistenti (ad es. il centro di competenza). In generale, nel documento è stato previsto che ogni azione che comporta la messa a disposizione di elementi operativi necessiti anche fondi per il suo funzionamento e manutenzione nel tempo. Il secondo documento, intitolato “Processi per individuare le attività già in essere nel Paese riconducibili agli obiettivi del PNSA 2021-2027” contiene una proposta di processi per individuare le attività già esistenti che potrebbero contribuire all’implementazione del PNSA. Il suo obiettivo è quello di identificare una ricognizione che possa servire come punto di partenza concreto per incidere sulla complessità e sostenibilità dell’implementazione del PNSA, permettendo di far leva sull’esistente e di identificare i gap che devono essere colmati. Questa ricognizione non vuol essere una pura raccolta dell’esistente a livello istituzionale (es.: individuazione delle infrastrutture di ricerca, enti pubblici di ricerca, università, consorzi) bensì un’analisi finalizzata specificamente ad identificare un punto di partenza concreto per incidere sulla complessità e sostenibilità dell’implementazione del PNSA, permettendo di identificare anche i gap che devono essere colmati per realizzare l'infrastruttura nazionale per la Scienza Aperta e il corrispondente nodo nazionale di EOSC.

I processi proposti riguardano la raccolta delle iniziative, dei progetti, delle risorse e delle piattaforme operanti in Italia in materia di Scienza Aperta, compresi quelli infrastrutturali e delle iniziative attraverso cui organizzazioni/iniziative nazionali, che si occupano di Scienza Aperta, interagiscono con analoghe organizzazioni e iniziative in ambito Europeo.

Per ogni processo vengono identificate le informazioni da acquisire  e vengono dati suggerimenti su come raccoglierle e pubblicarle. 

Oltre a produrre questi documenti il Tavolo ha anche iniziato l’identificazione di azioni a medio e lungo termine. Durante il processo di identificazione e caratterizzazione di queste azioni sono stati raccolti suggerimenti provenienti da esperti del settore esterni al Tavolo. Alcuni di questi hanno anche partecipato a riunioni tematiche organizzate dai membri del Tavolo

I membri del Tavolo sono disponibili a discutere e  i documenti pubblicati sino ad  ora, ascoltando suggerimenti su come facilitare la realizzazione delle azioni individuate e su altre azioni prioritarie abilitanti ritenute necessarie sia complementari che aggiuntive. 

Donatella Castelli

Donatella Castelli è dirigente di ricerca presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Informazione A.Faedo del CNR. È stata coordinatrice tecnica dei vari progetti europei che hanno sviluppato e avviato l'infrastruttura OpenAIRE. Attualmente è la rappresentante italiana nel "Commission expert group on National Points of Reference on Scientific Information" che interagisce con la Commissione su misure e raccomandazioni sull'accesso aperto alle pubblicazioni, ai dati aperti della ricerca, alla conservazione dell'informazione scientifica e alle e-infrastrutture. Ha partecipato come esperta alla stesura del Piano Nazionale per la Scienza Aperta 2021-2027 e attualmente presiede il "Tavolo di lavoro per l'implementazione del Programma Nazionale per Scienza Aperta 2021-2027".

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