Una comunità aperta per promuovere l'Open Science a Torino

Report del lancio della OSCT
Image by Gerd Altmann from Pixabay
Sono un Ricercatore
e voglio informazioni su Open Science

A Torino nasce l'Open Science Community, un'iniziativa aperta che coinvolge ricercatori, studenti, tecnici e citizen scientists per promuovere la Scienza Aperta in città e dintorni. La comunità si propone quattro obiettivi chiave: organizzare iniziative, supportare i ricercatori, connettere gli studiosi e promuovere la formazione sull'Open Science. La community intende diventare un punto di riferimento locale per la scienza aperta e partecipativa

È stata lanciata a Torino la prima Open Science Community italiana, una iniziativa inclusiva che mira a promuovere la Scienza Aperta in città e nel territorio circostante, coinvolgendo attivamente ricercatori, studenti, tecnici e citizen scientists.

L'Open Science Community di Torino (OSCT)  è stata ideata da un gruppo di giovani ricercatori e studiosi dell’Università di Torino – Luca Visentin, Ilaria Stura, Evdokia Tema ed Elena Giglia – accomunati dall'impegno per una ricerca aperta, etica e trasparente. Si tratta dunque della prima OS community italiana, e aderisce all’International Network of Open Science & Scholarship Communities (INOSC).

La comunità si propone quattro obiettivi fondamentali:

  1. Organise – Organizzare iniziative sull’Open Science a Torino, in collaborazione con Università e altri enti;

  2. Support – Sostenere ricercatori e ricercatrici nella pratica dell’Open Science, attraverso lo scambio di buone pratiche, risorse e conoscenze;

  3. Connect – Creare una rete peer-to-peer tra studiosi interessati all’OS;

  4. Train – Promuovere la formazione su metodi e strategie per integrare l’Open Science nella pratica di ricerca quotidiana.

La OSCT non è un servizio o un competence center, bensì una comunità di persone unite dal desiderio di accrescere competenze e conoscenze, condividere esperienze e contribuire attivamente alla costruzione di una scienza più aperta nel contesto di tutte le università ed enti di ricerca a Torino e dintorni.

 

L'evento di lancio si è tenuto il 21 marzo 2025 presso l'Aula Blu del Rettorato dell’Università di Torino, con la partecipazione di oltre 50 persone tra ricercatori, dottorandi e professori. L'incontro è stato aperto da Elena Giglia, che ha introdotto i principi fondamentali dell'Open Science, evidenziandone i benefici e le sfide. A seguire, Luca Visentin ha presentato la OSCT, illustrandone la genesi, gli obiettivi e le modalità di adesione, oltre agli strumenti di comunicazione pensati per i membri.

Successivamente, sono intervenuti Mauro Paschetta (Politecnico di Torino), Fabrizio Fossati (Università del Piemonte Orientale), Emanuela Secinaro e Federico Ferrarese Lupi (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica - INRiM), illustrando le attività in corso nei rispettivi enti e le sfide ancora aperte nell'ambito dell'Open Science.

Un elemento centrale dell'incontro è stata la partecipazione attiva del pubblico, rilevata tramite un breve questionario su Mentimeter che ha coinvolto 50 partecipanti, prevalentemente provenienti dall'Università di Torino (41), ma con rappresentanze anche da INRiM (3), Politecnico di Torino (2), Università del Piemonte Orientale (1) e Istituto di Ricerca per la Crescita Clinica (IRCC, 1).

Un dato significativo emerso dal questionario è la prevalenza di partecipanti dall’area bio-medica (52%), seguita da chimica/farmaceutica (8), storia (3) e area giuridico-politica (2). I restanti partecipanti rappresentavano i settori di Agraria, Ingegneria, Informatica e Scienze dure, mentre non si sono registrate presenze dai Dipartimenti di Lettere e Filosofia né da quello di Economia. Tra i partecipanti si contavano 23 dottorandi e ricercatori, 7 professori ordinari, 5 professori associati, oltre a 9 tecnici amministrativi e 3 tecnici della ricerca.

I partecipanti si sono dichiarati piuttosto preparati in merito alla pubblicazione in Open Access (OA), con una mediana di 4 su 5, e moderatamente competenti per quanto riguarda l’archiviazione e il deposito in OA, con una mediana di 3 su 5.

Risulta anche una buona conoscenza dei principi FAIR (3/5) e delle Open peer review (2.5/5), mentre è risultata minore la familiarità con preregistrazione (1/5), preprint e citizien science (2/5). Si è rilevato un divario significativo tra le conoscenze e la loro applicazione (p<0.01) in tutti i punti tranne il pubblicare e depositare in OA (p>0.05), pratiche ormai diffuse e anche invogliate dalla premialità.

Dalle risposte dei partecipanti emerge che la piattaforma Open Science (OS) più conosciuta è Zenodo (54.5%), seguita da Sherpa Romeo (22.7%). Pochi conoscono le risorse di UniTo (www.oa.unito.it) mentre le risorse europee (COARA e EOSC) sono pochissimo utilizzate.

Dai commenti liberi è emersa come difficoltà più sentita nel praticare l’OS quella di recuperare informazioni al riguardo (29), seguita dalla mancanza di personale di supporto (16), di un adeguato ritorno in termini valutativi (8), di infrastrutture (5). Alcuni lamentano la difficoltà di introdurre l’OS tra colleghi o partner esterni, trovando resistenza (6).

È interessante notare come il quadro si ribalti quando si chiede ai partecipanti cosa manca, secondo loro, all’interno del proprio ente per poter praticare concretamente l’Open Science. La risposta più frequente non è stata “formazione o informazione”, bensì supporto dedicato (16 risposte), seguito dal riconoscimento delle pratiche di Open Science (12), dalla necessità di nuove infrastrutture (10) e, solo in ultima posizione, dalla formazione (9).

Questo dato suggerisce che, tra coloro interessati all’Open Science, la priorità non è tanto acquisire ulteriori conoscenze, quanto poter contare su collaboratori, figure di supporto e strutture adeguate che li accompagnino nell’adozione quotidiana di pratiche aperte.

Questo si evince anche dalla domanda successiva, in cui la maggior parte (26) sperano di trovare nella OSCT un modo per fare rete, conoscersi e supportarsi a vicenda tra promotori dell’OS. Secondariamente si vorrebbero organizzare/promuovere corsi (17) ad ogni livello (magistrale, PhD, per tecnici, per ricercatori) e incontri tematici o workshop su casi studio (14).

Infine, più della metà dei partecipanti ha indicato come mezzo di comunicazione preferito l'e-mail (28), seguito da canali Whatsapp (14), Discord (13) o Telegram (9). Sarà quindi attivata una mailing list come richiesto e rimarrà attivo il canale Discord.

L’evento si è concluso con l’Open Science Cafè, un momento di confronto informale che ha favorito lo scambio di idee e riflessioni sulla OSCT e su temi centrali legati all’Open Science, come le modalità di pubblicazione in open access, le possibili evoluzioni nei criteri di valutazione della ricerca e il ruolo emergente dei Data Steward. 

In conclusione, la nascita della OSCT è stata accolta con entusiasmo e partecipazione. L’auspicio è che questa comunità diventi un punto di riferimento in cui ciascuno possa trovare spazio per offrire e ricevere supporto, confrontarsi, scambiarsi consigli e avviare nuove collaborazioni — naturalmente, in pieno spirito Open.

Per unirsi alla Open Science Community Torino o al server Discord basta connettersi a https://osc-international.com/osc-torino/. L’adesione è gratuita e aperta a chiunque, anche se non residente a Torino.

Luca Visentin

Luca Visentin è dottorando in Sistemi Complessi all'Universita' di Torino dal 2022.  Biologo di formazione e bioinformatico di giorno, di notte si occupa anche di Data Management, Data Stewardship e Open Science. Ha partecipato e concluso con successo la prima edizione del corso di formazione per Data Steward all'Università di Torino nel 2024. È il fondatore della Open Science Community di Torino, la prima comunità di questo tipo in Italia, nata nel 2025. Si impegna molto nella sensibilizzazione dei ricercatori all'Open Science, e in particolare alla riproducibilità dei metodi, alla trasparenza dei protocolli e alla condivisione e correttezza dei dati e design sperimentali in ambito biomedico.

Tutti i contenuti dell'autore
Ilaria Stura

Ricercatrice TD-A Fisica Applicata. Laureata in Matematica e con un Dottorato in Sistemi Complessi per le Scienze della Vita, si interessa dell’applicazione di modelli e tecniche matematiche alla Medicina e alla Biologia. I due campi di ricerca preferiti sono la creazione di sistemi di ODE per la modellizzazione di sistemi biologici e la costruzione dei protocolli di clinical trial con relativa analisi statistica e modellistica. Collabora attivamente con gruppi di ricerca degli ospedali San Luigi di Orbassano, Molinette, Regina Margherita, CTO e Sant'Anna di Torino. Il progetto principale, in ambito 'green', è lo studio e la modellizzazione della capacità anti batteriologica e sterilizzante delle nano bolle di curcumina applicata alla frutta e alle colture cellulari.

ORCID 0000-0001-9815-5446

Tutti i contenuti dell'autore
Evdokia Tema

Evdokia Tema holds a PhD in Earth Sciences, and she is currently working at the University of Torino, Italy. Her main research focuses on understanding the temporal and spatial variations of the Earth’s magnetic field in the past and exploring palaeomagnetic, archaeomagnetic, and rock magnetic applications in different scientific fields such as geology, volcanology, stratigraphy, climate, archaeology, and cultural heritage. Evdokia participated in the CUAP Data Stewards course organized by the University of Torino, which introduced her to the world of Open Science. This experience made her realize the value of transparency, reproducibility, and ethical standards in research and sparked a strong interest in Open Science and its potential to improve both scientific integrity and collaboration. Evdokia is one of the coordinators of the Open Science Community of Turin, where she is actively engaged in promoting a vision of science that is open, inclusive, and socially responsible

Tutti i contenuti dell'autore
Elena Giglia

Elena Giglia, PhD, Master’s degree, è responsabile dell’Unità di progetto Open Science dell’Università di Torino. Ha fatto parte (2019-2020) della Commissione Open Science del Ministero per l’Università e la Ricerca (MUR). Collabora attivamente con il Competence Center di ICDI su Open Science, EOSC e dati FAIR. Fa parte della Task Force Researchers engagement and Adoption di EOSC Association ed è partner in numerosi progetti Horizon Europe su Open Science. Partecipa attivamente a convegni nazionali e internazionali e a workshop europei su Open Science e dati FAIR. Svolge una intensa attività di formazione e promozione su logiche e vantaggi della scienza aperta e sulla comunicazione scientifica, temi sui quali ha pubblicato numerosi contributi.

Tutti i contenuti dell'autore