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Cosa si intende per pianificazione del flusso dei dati? E quali informazioni deve contere un Data Management Plan? Da queste domande prende avvio l'ultimo video, dedicato appunto al piano di gestione dei dati o DMP, prodotto dal gruppo dei data stewad dell'Università di Bologna. Il progetto Data...
È stata lanciata una indagine sul tema dei diritti d'autore nell'editoria scientifica. Il questionario si rivolge alle ricercatrici/ricercatori e alle tecnologhe/tecnologi del CNR, che costituiscono una componente fondamentale della comunità di ricerca in Italia. L’obiettivo è...
Il 1° novembre 2022 è partito il progetto “Humanities and Cultural Heritage Italian Open Science Cloud (H2IOSC)” (https://www.h2iosc.cnr.it/), nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicato alle Infrastrutture di Ricerca. In H2IOSC sono presenti diversi istituti del CNR,...
A proposito di...

Lo studio della diffusione di una pericolosa specie marina invasiva (L. sceleratus) nel Mediterraneo è stato condotto riusando dati e modelli di machine learning FAIR, con un approccio Open Science che ha permesso di strutturare un flusso di lavoro in cui ogni passaggio è ripercorribile e riproducibile. I risultati dello studio sono stati inclusi negli avvisi ufficiali della FAO per le nazioni del Mediterraneo

Di fronte al diffondersi di esigenze di apertura e trasparenza emergono nuove formule all'interno dell'editoria scientifica, tra cui processi aperti di peer review e archivi di preprint. Vediamo l'esempio di una rivista not for profit, che ha annunciato di dismettere il meccanismo "accept/reject" nella gestione degli articoli, in favore di revisione paritaria trasparente e uso dei preprint

L’Open Access alle pubblicazioni deve essere immediato (non sono più ammessi periodi di embargo), ma più in generale l’attenzione si rivolge a tutti i risultati e gli elementi della ricerca.

Un repository è una piattaforma digitale con cui è possibile raccogliere, gestire e conservare articoli scientifici, dati, software, note di laboratorio o qualsiasi altro prodotto della ricerca. In sostanza è uno dei principi fondamentali della scienza aperta è tra i principali strumenti dell’open access.
Incentivare i ricercatori a diffondere con gli strumenti dell’Open Science la conoscenza che producono permette di ottimizzare i costi, facilitare il monitoraggio dei fondi e distribuire le risorse con maggiore efficienza. Nonché a migliorare l'impatto che la ricerca ha nella società.
Aderire a un modello di scienza trasparente e collaborativa comporta molte più opportunità per i ricercatori. Perché non è più solo la pubblicazione che conta, ma si valorizzano anche i dati, i software, i protocolli o altri prodotti della ricerca. Aumentando così le possibilità di essere citati e in generale farsi conoscere, fare rete, instaurare collaborazioni ed essere riconosciuti a livello internazionale.
Raccogliere in un unico punto tutta la produzione intellettuale di una istituzione ha molti vantaggi. Innanzi tutto interni - per chi insegna o studia, per esempio - ma anche come vetrina verso l’esterno. Tanto più se l’archivio è open access.
Open Science vuol dire opportunità anche per i cittadini. Opportunità di una scienza fatta meglio, improntata alla trasparenza e alla collaborazione, fatta per la società e con la società. Una scienza di cui è possibile sapere di più e a cui tutti possono contribuire.
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Open Science café: Riuso dei dati: quale ruolo per la semantica
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14 dicembre 2023
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